lunedì 27 gennaio 2014

Ayreon - The Theory Of Everything

Ayreon "The theory of everything" Cover
Artista: Ayreon
Album: The Theory Of Everything
Anno: 2013

Questo doppio album non è una scoperta in quanto l'ho atteso e cercato fino ad addirittura prenotarlo. Qui a fianco riporto la copertina della mia copia con la firma di Arjen.

Per chi non conosce Arjen Lucassen ecco il link a wikipedia, in particolare alla sezione Ayreon, nome che identifica i suoi progetti di album progressive rock per lo più concept album o meglio rock opera.


Il mio desiderio di ascoltare ed acquistare questo suo nuovo lavoro proviene dal 2008 quando uscì 01011001, un doppio album che racconta una storia epica e fantascientifica. Progressive e SciFi, non mi pareva vero poter combinare due aspetti che apprezzo particolarmente, anche se il secondo non l'avevo mai associato ad un contesto musicale.

Oltre quindi alle sonorità ricercate ed al limite del progressive metal, i lavori di Arjen marchiati come Ayreon sono dei veri e propri racconti da gustarsi nella loro interezza.

A completare questa già corposa premessa andiamo ad aggiungere la ciliegina sulla torta. Mentre tutta la parte di composizione viene fatta solitariamente dal nostro eroe olandese, la registrazione viene effettuata servendosi di guest star di primo livello, sia a livello strumentale che canoro.

Giusto per dare un'idea riporto qui a fianco la lista di chi ha contribuito a quest'ultimo lavoro, ma se andiamo a vedere negli album precedenti troveremo nomi dello stesso calibro.

Per la cronaca hanno partecipato anche due cantanti italiane, l'ormai famosissima Cristina Scabbia e Sara Squadrani. Di quest'ultima, nella mia infinita ignoranza, avevo sentito solo il nome.. così sono pure andato a sentirmi due album del gruppo da cui proviene, Ancient Bards, di cui forse uscirà il terzo nel 2014 a completare la loro storia di sapore epico fantasy.

Fra i nomi di cui non serve presentazione: Wakeman, Emerson, Hackett per dirne alcuni.

Infine veniamo alla parte in cui confronto questo nuovo lavoro con l'immagine idilliaca che ormai ha assunto nel mio subconscio l'album precedente.. vabbè lasciamo stare non sarebbe equo; mi occorreranno ancora diversi anni di scolto del nuovo album per poterlo fare.

Un difetto però l'ho colto subito, da un'opera progressive mi aspetto molta, ma molta più coerenza fra un pezzo, fra un mood, e l'altro. Capisco che qui si racconta la storia personale e psicologica di un genio, ma ci sono dei tagli narrativi che mi lasciano decisamente spiazzato, mentre alcune parti sono lasciate a ripetersi fin troppo a lungo.

Rimane comunque un must have del 2013!

http://www.youtube.com/watch?v=V7QL2DXc4do

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